Bosnia ed Erzegovina, la BERS adotta una nuova strategia
Il Consiglio di amministrazione della BERS ha approvato una nuova strategia Paese per la Bosnia Erzegovina che delinea gli investimenti della Banca nel periodo 2022-27.
Le priorità strategiche della BERS saranno:
- rafforzare il ruolo del settore privato, anche attraverso l’aggiornamento delle competenze e la digitalizzazione;
- colmare le principali lacune infrastrutturali, perseguendo miglioramenti della governance e un’ulteriore integrazione regionale;
- e per sostenere la diversificazione energetica rispetto al carbone e promuovere una transizione a basse emissioni di carbonio.
La Banca ha iniziato a investire in Bosnia Erzegovina 25 anni fa, con il suo primo investimento nel 1996 – realizzato subito dopo la fine della guerra – a sostegno della ricostruzione d’emergenza delle reti elettriche e di telecomunicazione. Dal 1996, la BERS ha impegnato oltre 2,83 miliardi di euro in 200 progetti nel paese.
Gli investimenti solo nel 2020 e nel 2021 hanno superato i 300 milioni di euro. L’erogazione dei fondi impegnati non ha subito rallentamenti durante la pandemia, raggiungendo i 190 milioni di euro nel 2021 e dimostrando che i progetti BERS approvati negli anni precedenti si stanno avviando con successo verso l’attuazione.
Nel 2022, la BERS è pronta ad aumentare il suo sostegno alle infrastrutture della Bosnia-Erzegovina, alle città più verdi e ai migliori servizi municipali per i cittadini, nonché all’efficienza energetica negli edifici pubblici e privati. Inoltre, è pronta ad aumentare il sostegno alle linee di credito alle banche locali per sostenere le donne imprenditrici e la prontezza digitale e la competitività delle piccole e medie imprese. Nei prossimi giorni la Banca firmerà anche un accordo di finanziamento con l’operatore locale del sistema di trasmissione Transco, per rafforzare la connettività di rete e la predisposizione all’espansione delle energie rinnovabili.
Il lavoro della BERS nel paese è sostenuto dai fondi dei donatori. Il più grande donatore internazionale è l’Unione Europea; anche i contributi di Svezia, Austria, Italia, Giappone e molti altri sono fondamentali per sostenere gli sforzi di riforma delle politiche e di cooperazione tecnica della Banca.
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Fonte: BERS, traduzione a cura di IC&Partners, news@icpartners.it
