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Import substitution – Il settore della cosmetica in Russia – IC&Partners
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Import substitution – Il settore della cosmetica in Russia

cosmetica

Il settore della cosmetica e dei prodotti per la cura del corpo in Russia, a differenza di altri settori come l’abbigliamento e l’elettronica, non ha risentito della crisi economica degli ultimi due anni: il settore è costantemente cresciuto in valore nel 2014 e nel 2015.

 

La svalutazione del rublo ha però modificato le scelte dei consumatori determinando nuove tendenze di mercato: da una parte la fascia alta, luxury, che non ne ha subito diminuzione, dall’altra la fascia media che ha registrato uno spostamento significativo dai prodotti di importazione – i cui prezzi sono aumentati del 25% in un anno – a prodotti realizzati in Russia. Se fino alla crisi di fine 2014 le importazioni rappresentavano oltre il 70% del mercato, a oggi la loro quota si sta erodendo costantemente, a favore di prodotti russi, in un contesto in rapido cambiamento ma che comunque presenta notevoli opportunità.

 

Il consumatore russo sta diventando infatti molto più maturo e consapevole e premia prodotti di fascia media ma di qualità, con un rapporto qualità/prezzo adeguato, ottenibile solo producendo in Russia.

 

In quest’ottica si stanno già da tempo muovendo i leader mondiali come L’Oreal, che non solo ha mantenuto la propria produzione in Russia ma ha addirittura aumentato la sua capacità produttiva investendo oltre 2,5 miliardi di rubli (circa 33 milioni di euro) nel nuovo impianto di Vorsino, Regione di Kaluga, alle porte di Mosca, portando il proprio stabilimento da 10.000 mq a 23.700 mq. Anche altre multinazionali del settore della cosmetica come Henkel, Oriflame, Unilever, Avon si stanno muovendo nella stessa direzione. Si tratta di esempi di realizzazione pratica della politica economica di import substitution caldeggiata dal governo russo nell’ultimo periodo.

 

IC&Partners, presente a Mosca con la sua sede operativa dal 2003, collabora attivamente con l’Agenzia per la promozione degli investimenti della Regione di Kaluga, la più attiva e business friendly di tutta la Russia, nella quale si registra una presenza straniera di oltre 120 aziende di vari settori che producono in loco per rifornire direttamente il mercato russo e non solo.