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Ungheria: cosa cambia con la legge finanziaria del 2023 – IC&Partners
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Ungheria: cosa cambia con la legge finanziaria del 2023

La legge finanziaria per il 2023 è stata improntata alla continuità delle politiche fiscali finora adottate dal governo ungherese. La variazione che ha avuto maggiore impatto è già entrata in vigore la scorsa estate, quando il regime fiscale KATA è stato di fatto abolito, riservandolo a una minoranza di attività. Il regime era riservato ai lavoratori autonomi e consentiva una tassazione vantaggiosa; gli immancabili abusi hanno decretato la fine di fatto di questo regime. Gli autonomi oggi devono versare imposte e contributi e non più imposte a forfait.

IVA

È stata prorogata di due anni l’aliquota agevolata 5% sugli immobili di nuova costruzione, mentre sono state previste deroghe per le costruzioni non ancora completate.

Dal 2023 sarà possibile inviare le dichiarazioni IVA anche con il sistema M2M che, nel formato xml conterrà maggior informazioni rispetto all’attuale dichiarazione IVA. Questa nuova procedura da un lato semplificherà le modalità di invio dei dati al fisco, dall’altro lato fornirà tutta una serie di informazioni dettagliate, che l’autorità fiscale può oggi ottenere solo da una verifica fiscale successiva alla presentazione della dichiarazione IVA.

Imposta sugli utili

L’aliquota dell’imposta non è variata e rimane pertanto il 9%.

Nel mese di dicembre è stata raggiunta l’intesa per l’applicazione dell’imposta minima globale del 15%, come noto l’Ungheria aveva posto più volte veti all’adozione dell’imposta minima a livello europeo. Secondo l’accordo raggiunto, per l’applicazione dell’aliquota minima da applicarsi sugli utili delle multinazionali con almeno 750 milioni di euro di ricavi, si dovrà tenere conto congiuntamente dell’imposta sugli utili (TAO) e dell’imposta locale (IPA).

A partire dall’esercizio 2023 per le controllanti con sede in Ungheria di gruppi con fatturato consolidato superiore a 275 milioni di fiorini, dovranno allegare alla propria dichiarazione dei redditi una relazione che riepiloga ricavi, utile lordo, imposte e ritenute alla fonte delle controllate.

Inoltre le società che hanno obbligo di predisporre la documentazione sul transfer pricing, dovranno anche indicare alcuni dati relativi alle transazioni infragruppo nella propria dichiarazione dei redditi. Si rammenta che le sanzioni per le società inadempienti in tema di documentazione transfer pricing sono state aumentate significativamente, da un minimo di 2 a un massimo di 5 milioni HUF, con raddoppio in caso di recidiva.

IRPEF

È stata confermata l’aliquota flat del 15%. Dal pagamento dell’imposta sono esentati i giovani fino a 25 anni e le donne fino ai 30 anni nel caso in cui partoriscano dopo il 1 gennaio 2023.

Salario minimo

Per il 2023 il salario minimo generico è stato aumentato a 232.000 HUF, il salario minimo garantito è stato portato a 296.400 HUF (importi lordi).

Imposta sulle automobili (“bollo auto”)

Gli importi del bollo auto sono stati quasi raddoppiati per il 2023.

Imposte sugli extra profitti

Le imposte addizionali che colpiscono gli extraprofitti di società operanti in determinati settori economici sono state incrementate: l’imposta „Robin Hood” che colpisce i profitti di società energetiche per il 2023 saranno del 41%, mentre gli extraprofitti delle società assicurative per la fascia di ricavi superiore a 36 miliardi di HUF saranno tassate al 12% rispetto al precedente 7%.

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Fonte: Elaborazioni a cura di IC&Partners Ungheria, news@icpartners.it – riproduzione riservata