La Nuova Normativa CFC Semplifica la Tua Fiscalità Estera e Ottimizza le Imposte
Con l’avvicinarsi delle scadenze per il deposito dei bilanci e l’annesso calcolo delle imposte d’esercizio, è cruciale per le aziende con società controllate estere verificare la corretta gestione del carico fiscale. La nuova normativa sulle Controlled Foreign Companies (CFC) presenta oggi requisiti e modalità di calcolo aggiornati, offrendo opportunità significative per una gestione fiscale internazionale più efficiente.
Le Ultime Novità sulla Disciplina CFC dal D.Lgs. 209/2023
Il D.Lgs. 209/2023, che attua la riforma fiscale in materia di fiscalità internazionale, ha introdotto importanti cambiamenti nella disciplina CFC. In particolare, l’articolo 3, intitolato “Semplificazione della disciplina delle società estere controllate”, integra l’attuale normativa, presentando nuove possibilità per i contribuenti senza riscrivere completamente le regole esistenti.
La modifica più significativa riguarda l’articolo 167, comma 4, lettera a) del TUIR, che disciplina la tassazione effettiva. È stata introdotta una semplificazione per determinare il livello adeguato di tassazione estera:
- Criterio tradizionale confermato: Permane il criterio che considera adeguata una tassazione effettiva estera non inferiore alla metà di quella teorica italiana.
- Nuovo criterio alternativo al 15%: Viene introdotto un nuovo criterio che valuta come adeguata una tassazione effettiva estera non inferiore al 15%, prescindendo dal confronto con il livello impositivo italiano.
Questa modifica ha anche un impatto diretto sulla tassazione dei dividendi provenienti da Paesi a regime fiscale privilegiato, poiché l’articolo 47-bis del TUIR fa riferimento proprio alla condizione di cui all’articolo 167, comma 4, lettera a).
Accedere al Criterio Alternativo del 15%: Requisiti e Funzionamento
Per aderire al criterio di tassazione effettiva alternativa al 15%, è essenziale conoscerne i requisiti e le modalità di calcolo.
Requisiti Fondamentali per l’Adesione
- Il bilancio d’esercizio dei soggetti controllati esteri deve essere oggetto di revisione e certificazione nello Stato estero.
- Gli esiti di tale revisione/certificazione devono essere utilizzati dal revisore del soggetto controllante ai fini del giudizio sul bilancio annuale o consolidato.
- L’opzione, della durata di tre anni e non revocabile, è soggetta alla regola dell’«all-in all-out». Ciò significa che l’opzione è esercitabile solo se tutte le controllate estere con “passive income” superiore a un terzo sottopongono il bilancio d’esercizio a certificazione, i cui esiti sono utilizzati dal revisore della controllante per il giudizio sul bilancio d’esercizio o consolidato.
- È importante notare che se anche una sola CFC non certifica il bilancio, l’opzione non sarà consentita per nessuna delle controllate. In tale contesto, se si intende procedere con l’opzione, è possibile considerare una certificazione volontaria dei bilanci delle CFC che non prevedono un obbligo di revisione legale estera.
Modalità di Calcolo della Tassazione Effettiva Alternativa
Il calcolo della tassazione effettiva alternativa avviene come segue:
- Si applica un’imposta sostitutiva pari al 15% dell’utile contabile netto dell’esercizio.
- Questa imposta sostitutiva del 15% si calcola sull’utile netto della CFC, al lordo di imposte, svalutazioni di attività e accantonamenti a fondi rischi.
- L’esclusione dell’utile contabile netto dalla determinazione della base imponibile ai fini delle imposte sui redditi del socio controllante.
- La non riconoscibilità del credito per le imposte pagate all’estero dalle controllate.
- L’opzione ha durata triennale, è irrevocabile e si rinnova tacitamente, salvo revoca.
- La scelta si effettua nel quadro FC del modello Redditi 2025, ma deve essere considerata già in fase di chiusura del bilancio 2024 per il corretto stanziamento delle imposte. L’imposta, invece, si calcola nella sezione I-B del quadro RM.
- I successivi dividendi prelevati dagli utili tassati al 15% non saranno sottoposti a ulteriore imposizione reddituale sul socio controllante, in modo analogo a quanto previsto dal comma 10 dell’articolo 167 per l’utile imputato per trasparenza nel regime ordinario delle CFC.
Le nuove disposizioni offrono un’importante opportunità per le imprese con controllate estere di ottimizzare il proprio carico fiscale e semplificare gli adempimenti.
Per una valutazione approfondita di come queste novità possano impattare la tua specifica situazione e per ricevere una consulenza dedicata, non esitare a contattarci per un approfondimento scrivendo a info@icpartners.it
Fonte: Elaborazioni a cura di IC&Partners, news@icpartners.it