Bosnia ed Erzegovina: La Commissione Ue da il via libera all’avvio dei negoziati di adesione
Il cammino di avvicinamento della Bosnia ed Erzegovina all’Unione Europea è iniziato il 15 febbraio 2016, con la presentazione ufficiale della domanda di adesione. Per più di sei anni non è arrivata nessuna risposta positiva da parte delle istituzioni comunitarie, tuttavia negli ultimi anni si sono intensificati i segnali di fiducia soprattutto da parte dell’esecutivo comunitario e della sua presidente, e pochi giorni fa finalmente anche la Bosnia ed Erzegovina ha ricevuto il “via libera” per l’apertura dei negoziati all’adesione.
La notizia ha portato una briciola di atmosfera positiva nel paese. Il percorso europeo è una delle poche cose su cui concordano la maggior parte dei partiti politici e la maggior parte dei cittadini bosniaci. Sicuramente c’è molto lavoro da fare, in quanto secondo le relazioni della Commissione europea composte da 33 capitoli che rivalutano la preparazione del paese all’adesione, la Bosnia-Erzegovina è il paese più impreparato tra i candidati in corsa per l’adesione e i punti su cui migliorare è: la libera circolazione delle merci e dei lavoratori, lo stato di diritto, degli appalti pubblici, la tutela dei consumatori e della salute o la politica economica e monetaria.
Secondo la ricerca annuale condotta ogni anno dalla Direzione per l’Integrazione dell’UE, che fa riferimento all’opinione pubblica sull’adesione all’UE nel 2023, l’adesione all’UE è quello che vogliono i Bosniaci. Secondo la loro ricerca, tre quarti dei cittadini voterebbero a favore dell’adesione della Bosnia-Erzegovina all’UE se si tenesse un referendum sull’adesione all’UE.
A differenza degli anni precedenti, i cittadini sostengono l’ingresso della Bosnia-Erzegovina nell’UE proprio per libertà di movimento delle persone, delle merci e dei capitali, seguita dalla garanzia di pace permanente, stabilità politica e rispetto delle leggi e dei regolamenti.
L’importanza economica dell’apertura delle negoziazioni per la Bosnia-Erzegovina non può essere sottovalutata. Questa decisione è la più importante novità per la Bosnia-Erzegovina quest’anno e rappresenta anche un punto di svolta fondamentale per la sua economia.
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Fonte: Elaborazioni a cura di IC&Partners Banja Luka, news@icpartners.it