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Dazi USA: l’export italiano tra riposizionamenti e nuove rotte – IC&Partners
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Dazi USA: l’export italiano tra riposizionamenti e nuove rotte

Con il ritorno dei dazi americani sul Made in Italy, le imprese italiane si trovano di fronte a un nuovo scenario che impone riflessioni strategiche sulla proprie strategie di internazionalizzazione. Oltre a valutare l’impatto diretto sul proprio export verso gli Stati Uniti, si apre infatti un’opportunità per rivedere la geografia dei mercati target, considerando anche i mercati regionali strategici e le piattaforme produttive e logistiche alternative. In questo contesto, IC&Partners si trova in una posizione strategica per accompagnare le aziende italiane nella definizione dei propri percorsi di internazionalizzazione.

La rete globale di IC&Partners, che comprende sedi proprie operative in Paesi chiave come Bangladesh, Bosnia-Erzegovina, Bulgaria, Cina, Hong Kong, India, Kazakhstan, Messico, Filippine, Polonia, Romania, Russia, Serbia, Stati Uniti, Svizzera, Ucraina, Ungheria e Vietnam, e partnership qualificate in ulteriori 30 Paesi off line e 190 on line permette di proporre strategie mirate sia per la diversificazione dei mercati che per l’individuazione di hub regionali in grado di servire più aree geografiche.

USA: tra rischi e riposizionamento

La presenza diretta di IC&Partners negli Stati Uniti consente di analizzare nel dettaglio gli impatti dei dazi per singolo settore merceologico, valutando alternative quali:

  • localizzazione produttiva o assemblaggio in loco;
  • utilizzo di Paesi terzi (es. Messico) come piattaforme per l’export;
  • revisione della supply chain con attenzione a regole di origine e cumulo.

Mercati alternativi e complementari

Diversificare ora è necessario, non solo auspicabile. Il messaggio è chiaro: bisogna guardare anche oltre gli Stati Uniti, senza abbandonarli, ma valutando costi benefici legati alla dipendenza di un singolo partner commerciale. Ed è esattamente ciò che IC&Partners può offrire grazie alla sua presenza diretta in oltre 20 Paesi e partnership qualificate in 30 Paesi off line e 190 on line e a un’esperienza consolidata nell’accompagnare le imprese nei percorsi di internazionalizzazione.

IC&Partners è direttamente presente oltre che negli Stati Uniti anche in altri mercati ad alto potenziale tra cui:

  • Vietnam e Filippine: mercati dinamici e in forte crescita, soprattutto per i settori agroalimentare, vino, design e tecnologia. Il crescente interesse dei consumatori locali per il Made in Italy apre spazi concreti per posizionarsi in anticipo rispetto ai concorrenti.
  • India: destinazione chiave già nel radar del Governo italiano. Con un’economia in rapida espansione e una classe media sempre più attenta alla qualità, IC&Partners può supportare l’ingresso strutturato di aziende italiane in questo mercato.
  • Kazakhstan e Asia Centrale: regioni spesso trascurate, ma oggi sempre più centrali nelle rotte logistiche e commerciali alternative. Qui l’esperienza diretta di IC&Partners è un vantaggio competitivo.
  • Messico: ponte strategico tra Nord e Sud America, può diventare l’hub di riferimento per presidiare sia i mercati latinoamericani sia quello statunitense, con regole diverse grazie all’accordo USMCA.
  • Cina e Hong Kong: la Cina resta centrale per numerosi settori. IC&Partners supporta l’ingresso con soluzioni distributive, retail e produttive, anche attraverso Hong Kong come hub commerciale.

Mercati regionali strategici: una leva per riposizionarsi

Accanto ai grandi mercati, assumono un ruolo sempre più rilevante anche quei mercati regionali strategici che gravitano intorno ai principali blocchi economici e possono fungere da hub operativi:

  • Europa Centro-Orientale: Polonia, Romania, Ungheria, Bulgaria, Serbia, Bosnia-Erzegovina offrono posizionamenti logistici vantaggiosi, manodopera qualificata e accesso semplificato al mercato europeo e a quelli limitrofi. Sono ideali per investimenti produttivi e piattaforme distributive.

Cosa può fare IC&Partners concretamente per le imprese?

  • Supporto legale, fiscale e doganale per affrontare gli Stati Uniti o i nuovi mercati alternativi;
  • Assessment e riposizionamento strategico dei piani export;
  • Studi di mercato ad hoc nei Paesi più promettenti;
  • Ricerca di partner commerciali e distributori locali sia on line che off line;
  • Temporary Export Manager locali.

Conclusione: crisi come opportunità

Il ritorno dei dazi rappresenta un punto di svolta: per molte imprese può essere l’occasione per uscire da una logica di export reattivo e costruire una presenza strutturata e strategica nei mercati internazionali. In questo nuovo scenario globale, IC&Partners è già pronta ad accompagnare le imprese nei mercati internazionali e a trovare soluzioni su misura per ogni azienda.

Per maggiori info compila questo form per essere ricontattato.

Elaborazioni a cura di IC&Partners, news@icpartners.it