m
Our Mission Statement
This is Photoshop's version of Loremer Ipsn gravida nibh vel velit auctoregorie sam alquet.Aenean sollicitudin, lorem quis bibendum auci elit consequat ipsutis sem nibh id elit.
Follow Us
Top
La Cina apre le porte ai laureati stranieri – IC&Partners
3077
post-template-default,single,single-post,postid-3077,single-format-standard,mkd-core-1.0.2,translatepress-it_IT,highrise-ver-1.4,,mkd-smooth-page-transitions,mkd-ajax,mkd-grid-1300,mkd-blog-installed,mkd-header-standard,mkd-sticky-header-on-scroll-up,mkd-default-mobile-header,mkd-sticky-up-mobile-header,mkd-dropdown-slide-from-bottom,mkd-dark-header,mkd-full-width-wide-menu,mkd-header-standard-in-grid-shadow-disable,mkd-side-menu-slide-from-right,wpb-js-composer js-comp-ver-7.6,vc_responsive

La Cina apre le porte ai laureati stranieri

laureati

Dalla nostra sede IC&Partners Asia

 

Il 6 gennaio 2017, il Ministero cinese delle Risorse Umane e della Sicurezza Sociale ha emesso un nuovo Regolamento in base al quale può essere concesso il visto per lavorare in Cina agli stranieri che, nel corso dei precedenti 12 mesi, hanno conseguito una laurea magistrale (o un titolo superiore) in una università cinese o in una nota università straniera.

 

Gli ulteriori requisiti previsti dal nuovo Regolamento per poter ricevere il visto lavorativo sono: aver compiuto 18 anni, essere titolari di un passaporto in corso di validità, godere di buona salute, avere la fedina penale pulita, poter vantare un eccellente curriculum accademico, avere già un’offerta lavorativa in Cina coerente con il proprio titolo accademico.

 

Si tratta di una notizia importante perché, fino allo scorso anno, i laureati stranieri, per poter lavorare in Cina, dovevano dimostrare di avere almeno due anni di esperienza all’estero in un settore coerente con l’attività per la quale richiedevano il visto cinese; questa nuova regolamentazione rappresenta un’ulteriore prova dell’interesse del governo cinese ad attrarre talenti internazionali.

 

Un’altra importante novità in materia di titoli accademici è la ratifica, nel corso dell’ultimo anno, di diversi accordi tra la Cina e 19 Stati membri dell’Unione Europea (tra cui Italia, Francia e Germania) sul reciproco riconoscimento dei titoli di studio rilasciati dalle università dei rispettivi Paesi.

 

Come ha detto il Presidente della Repubblica Italiana nel corso della sua recente lectio magistralis alla Fudan University di Shanghai, la formazione e la conoscenza rappresentano una parte fondamentale della nuova Via della Seta che la Cina e l’Europa stanno costruendo per rafforzare le loro relazioni.