Il nuovo portale L’Eco di Varsavia, la finestra sull’economia in Polonia
È online da qualche giorno L’Eco di Varsavia, servizio di informazione sull’economia e sulla politica della Polonia che diffonde ogni mese un notiziario ragionato, ricavato da una selezione di notizie in lingua inglese, italiana e polacca. L’obiettivo è fare il punto e tracciare al tempo stesso una prospettiva sui cambiamenti e sulle opportunità d’impresa nel più grande Paese e mercato dell’Europa centro-orientale. Per ricevere il notiziario ci si può iscrivere alla newsletter.
L’esigenza di lanciare questo servizio, concepito e promosso da Rassegna Est, agenzia giornalistica e gruppo di ricerca sull’Europa centrale, i Balcani e l’area post-sovietica, nasce da un vuoto informativo sulla Polonia, il Paese della nuova Europa in assoluto più importante per le imprese italiane. Secondo la banca dati Ice-Reprint il loro giro d’affari in Polonia è stato nel 2015 di 13,5 miliardi di Euro: più di quello totalizzato dalle imprese, sempre italiane, che operano in Russia (10,4), Romania (7,6) o persino Cina (7,8).
Il notiziario è articolato in modo che l’attualità polacca venga colta in tutto il suo respiro. Sono presenti notizie relative alla politica (il recente declassamento di Standard & Poor’s dimostra che la governance è un fattore che influenza l’economia), al dibattito sulle riforme economiche, ai dati statistici più recenti e all’andamento di particolari settori. Oltre a questo, L’Eco di Varsavia presenta una banca dati con informazioni:
- sulle previsioni di crescita economica
- sulle zone economiche speciali
- sui bandi e gli avvisi dell’Unione europea
- sui fondi strutturali.
Una sezione è dedicata anche alle storie d’impresa italiane in Polonia. Nell’ultima edizione compare un’intervista a Stefano Battistini, country manager di IC&Partners Poland dal titolo Il governo non vi caccerà che lascia intendere che le preoccupazioni sorte nel mondo dell’impresa sulle riforme economiche in corso a Varsavia sono legittime, ma non devono portare a formulare pensieri radicali: la Polonia resta ancora un Paese dov’è possibile fare impresa, ottenere vantaggi e far crescere la propria azienda.