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La movimentazione del personale in ambito Comunitario – IC&Partners
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La movimentazione del personale in ambito Comunitario

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La libera circolazione delle persone in ambito comunitario rappresenta una delle libertà fondamentali dei trattati istitutivi dell’Unione Europea. Non va vista come una limitazione a tale libertà la Direttiva comunitaria 2014/67/UE – cosiddetta Direttiva Enforcement – che ha previsto l’introduzione in ogni singolo Stato europeo di particolari vincoli alla movimentazione di personale tra gli Stati dell’Unione.

 

Qual è l’obiettivo della Direttiva?

Obiettivo fondamentale della normativa è contrastare il fenomeno del distacco abusivo, garantendo il rispetto di un appropriato livello di protezione dei diritti dei lavoratori distaccati per quanto riguarda l’impiego, la remunerazione e le altre condizioni di lavoro (dumping sociale).

  1. Caso di personale straniero in distaccamento in Italia.

Tale Direttiva è stata recepita dall’Italia con D. Lgs. 136/2016 il quale ha previsto, a partire dal 26 dicembre 2016, l’obbligo dell’invio di una specifica comunicazione preventiva di distacco dei lavoratori in Italia da parte di aziende straniere. Sono soggette a questo adempimento le imprese stabilite in altri Stati membri o in uno Stato terzo/extra UE e le agenzie di somministrazione stabilite in un altro Stato membro che distaccano lavoratori in Italia.

  1. Caso di personale italiano in distaccamento all’estero.

Anche le aziende italiane, a loro volta, dovranno adempiere alla Direttiva, facendo attenzione alle modalità specifiche definite da ogni Paese, perché ogni Paese ha recepito in maniera diversa le indicazioni della Direttiva stessa.

 

Come si applica?

La comunicazione deve essere trasmessa, in via telematica, tramite il modello UNI_DISTACCO_UE entro le ore 24 del giorno precedente l’inizio del periodo di distacco e le modalità operative con cui deve essere trasmessa sono contenute nel Decreto Ministeriale del 10 agosto 2016 e nella circolare n. 3/2016.

Ciò vale dunque per quanto concerne l’invio in Italia di personale da parte di aziende straniere. In ambito europeo ogni singolo Paese si è mosso in autonomia, recependo in maniera autonoma le previsioni contenute nella citata Direttiva.

Si consiglia pertanto, preliminarmente all’invio di personale all’estero, una verifica della correttezza dello strumento utilizzato a tal fine e, qualora si intendesse procedere con un distacco transnazionale, di pianificare per tempo le attività amministrative da porre in essere, in maniera tale da poter effettuare i relativi adempimenti, evitando così i rischi di possibili contestazioni che le autorità del Paese distaccatario potrebbero elevare.

 

Cosa può fare IC&Partners per le aziende?

IC&Partners può aiutare l’impresa italiana che deve mandare il personale all’estero a verificare la modulistica specifica necessaria e a eseguire tutti gli adempimenti necessari richiesti dal Paese di destinazione del personale, affidandosi anche alle sue sedi estere di proprietà che conoscono i dettagli della materia nei singoli Paesi.