Sanzioni Internazionali – Tutelarsi con l’Internal Compliance Program
Si è tenuto oggi 18/10 l’export talks con Zeno Poggi Managing Partner di ZPC srl in cui si è trattata l’ampia tematica delle Sanzioni Internazionali.
Questo talk risponde alle massicce esigenze delle aziende che hanno sempre più la necessità di capire come muoversi tra sanzioni e restrizioni e come impostare al meglio le operazioni di commercio internazionale:
Gli argomenti trattati durante il talk sono stati:
- L’8vo Pacchetto sanzioni applicato dall’UE alla Russia
- I Rischi a cui vanno incontro le imprese
- Come tutelarsi con l’Internal Compliance Program
Riguardo alle sanzioni, lo scorso 6 ottobre il Consiglio europeo ha adottato nuove misure restrittive nei confronti del Cremlino.
L’8vo pacchetto ha introdotto nuovi divieti di importazione dell’UE e ulteriori restrizioni all’esportazione, volte a privare ulteriormente il complesso militare e industriale del Cremlino e l’economia russa di servizi e competenze europee.
In particolare, il recente provvedimento include:
- un ampliamento della lista di individui ed entità nell’ambito delle sanzioni individuali, esclusi da ogni relazione economica con l’UE;
- estensione delle restrizioni commerciali ai territori di Kherson e Zaporizhzhia, oltre ai già colpiti Donetsk e Luhanska, seguito dell’esito del referendum;
- aumento delle restrizioni economiche e di commercio, colpendo ulteriormente, e in modo significativo, sia le esportazioni europee verso il mercato russo, che le importazioni europee dalla Russia di diversi beni di specializzazione del Paese, tra cui prodotti siderurgici e semilavorati (pur prevedendo in alcuni casi un periodo di transizione).
Il pacchetto vieta inoltre ai cittadini dell’UE di ricoprire cariche negli organi direttivi di alcune imprese statali e amplia l’ambito dei servizi che non possono più essere forniti al governo della Russia o a persone giuridiche con sede in Russia: questi includono ora servizi di consulenza informatica, legale, di architettura e di ingegneria.
Fra le principali novità figura il divieto di trasporto marittimo di greggio (a decorrere dal 5 dicembre 2022) e di prodotti petroliferi (dal 5 febbraio 2023) originari o esportati dalla Russia da parte di vettori Ue verso Paesi terzi, cui sarà consentito derogare se il prezzo di acquisto rientrerà in un massimale di prezzo (price cap) le cui modalità di fissazione verranno stabilite da una nuova Decisione del Consiglio.
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Fonte: Export Talks, ExportPlanning elaborazioni a cura di IC&Partners, news@icpartners.it, riproduzione riservata