Shanghai e le province del Jiangsu e dello Zhejiang consentiranno ai viaggiatori in transito la possibilità di soggiornare 144 ore senza visto
Dalla sede IC&Partners Asia
Il Ministero di Pubblica Sicurezza della Cina ha recentemente approvato una nuova regolamentazione che favorirà l’incremento del turismo internazionale e lo sviluppo delle relazioni economiche con l’estero nella zona del Delta del Fiume Azzurro (Yangtze River).
A partire dal 30 gennaio 2016, i cittadini di 51 nazioni potranno ottenere l’esenzione del visto per 144 ore (6 giorni) se transitano facendo scalo negli aeroporti di Shanghai Pudong, Shanghai Hongqiao, Hangzhou Xiaoshan e Nanchino Lukou, purché in possesso di passaporto in corso di validità, un biglietto per ripartire entro 144 ore avendo come destinazione un Paese terzo ed il visto per l’ingresso in questo Paese (se richiesto).
E’ importante notare che il Paese di provenienza ed il Paese di destinazione devono essere diversi: per esempio, sarà consentito a un cittadino italiano proveniente da Milano trascorrere 6 giorni a Shanghai senza visto per poi andare a Tokyo (l’esenzione del visto non sarà concessa, invece, se il viaggiatore vorrà tornare direttamente in Italia dopo la sua visita a Shanghai).
I viaggiatori potranno soggiornare a Shanghai e nelle province del Jiangsu e dello Zhejiang per sei giorni senza visto ma non potranno andare in altre province cinesi; inoltre, potranno lasciare la Cina solo da uno dei quattro menzionati aeroporti di Shanghai, Hangzhou e Nanchino.
Potranno beneficiare di questa nuova regolamentazione i cittadini dei seguenti Paesi: Albania, Argentina, Austria, Australia, Belgio, Bosnia-Erzegovina, Brasile, Brunei, Bulgaria, Canada, Cile, Croazia, Cipro, Repubblica ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia , Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Islanda, Irlanda, Italia, Giappone, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Macedonia, Malta, Messico, Montenegro, Paesi Bassi, Nuova Zelanda, Polonia, Portogallo, Qatar, Romania, Russia, Serbia, Singapore, Slovacchia, Slovenia, Corea del Sud, Spagna, Svezia, Svizzera, Emirati Arabi Uniti, Ucraina, Regno Unito, Stati Uniti d’America.